LEISHMANIOSI NEL CANE: come prevenirla, come individuarla e come curarla

LEISHMANIOSI NEL CANE: come prevenirla, come individuarla e come curarla

Lehismaniosi Cane

Se sei in procinto di adottare un cucciolo o già ne possiedi uno, avrai più volte sentito l’allevatore ripeterti dell’importanza di salvaguardare la sua salute sia con una giusta alimentazione sia proteggendolo da eventuali malattie parassitarie come la Leishmaniosi. Forse non avrai fatto subito caso a questa parola, ma con l’avvento dell’estate e in procinto di portare il tuo piccolo amico in viaggio con te, diventa fondamentale comprendere cosa significa questo termine. Di seguito ti daremo tutte le indicazioni principali al fine di comprendere quale sia il rischio della Leishmaniosi.

Cos’è la Leishmaniosi nel cane

Ma perché si parla tanto di Leishmaniosi? E come mai è così temuta? Per comprendere quale sia la reale minaccia che può colpire il tuo migliore amico a quattro zampe, è importante capire cosa sia questa malattia. La Leishmania si trasmette a causa di un parassito, da cui prende il nome e di cui ne esistono diversi tipi: quella che minaccia il tuo cane è la Leishmania infantum.

La presenza del parassito è un fattore determinante per la trasmissione dell’infezione prevedendo quindi un vettore, come per esempio un insetto e un essere vivente che subirà l’infezione, in questo caso un cane.

Come si trasmette la Leishmaniosi nel cane

La principale fonte di trasmissione del parassita dal punto di vista epidemiologico è quindi un piccolo insetto chiamato comunemente con il termine di pappataci o flebotomi, molto simile a una zanzara, ma di dimensioni ristrette, dato che misura al massimo 2-3 millimetri.

In particolare sono le femmine del flebotomo a essere le portatrici della Leishmaniosi, nutrendosi del sangue di un animale, che utilizzano per deporre le loro uova e quindi acquisendo attraverso di esso il protozoo della Leishmaniosi, il quale si trasforma in un parassita infestante all’interno del loro corpo, posizionandosi nelle ghiandole salivari.

La successiva puntura dei pappataci sul pelo di un altro animale, porterà quindi all’inoculazione della Leishmaniosi e alla diffusione dell’infezione. Questo fattore è un qualcosa che devi sempre tenere presente, dato che un cane affetto da Leishmaniosi non potrà infettare un altro animale bevendo nella stessa ciotola, oppure mangiando dal medesimo recipiente, ma solo attraverso il veicolo dei pappataci.

Dov’è presente la Leishmaniosi nel nostro Paese

A questo punto ti potresti domandare quali sono le zone in Italia in cui vi può essere il pericolo di incontrare il flebotomo. All’inizio le prime infezioni erano localizzate per lo più in zone a clima molto caldo come la Sicilia e nel centro sud, dato che i pappataci acquisiscono maggiore mobilità con temperature medie tra i 15° ei 25°, mentre con quelle più fredde si limita la loro diffusione.

Oggi vi sono anche diverse zone del Nord Italia ad essere considerati focolai della Leishmaniosi, come per esempio nelle regioni del Veneto, della Valle d’Aosta e del Piemonte. Inoltre in quanto malattia stagionale, collegata alla temperatura elevata e all’umidità, nel centro-sud ogni anno si determinano due picchi di contagio, prima e dopo l’estate, mentre al nord quasi sempre si contano casi di infezione nella seconda metà di luglio.

Come individuare i sintomi della Leishmaniosi

Ma cosa succede se il tuo cane viene in contatto con un flebotomo? Di seguito elenchiamo gli eventuali sintomi che potrai individuare e che richiedono un successivo e tempestivo controllo da parte del tuo veterinario.

  • Sintomi cutanei: sulle orecchie, il naso e l’addome si possono formare escoriazioni collegate alla punture con noduli, ulcere o desquamazioni cutanee.
  • Sintomi agli occhi: possono esserci infiammazioni degli occhi con la formazione di crosticine all’altezza delle ciglia e forti congiuntiviti con una serie di problemi alla vista non collegati a nessun evento in particolare.
  • Problemi renali: potresti notare che il cane abbia uno stimolo maggiore alla minzione e beve molto frequentemente, inoltre nelle urine può essere presente del sangue.
  • Disturbi gastrici e ossei: possono esserci problemi intestinali con frequente vomito e diarrea e il verificarsi di forme di zoppie, con il cane che si stanca anche con una breve passeggiata.
  • Febbri intermittenti: anche la presenza di febbre bassa che scompare e ricompare in maniera frequente può essere un sintomo della Leishmaniosi.

Come ottenere una diagnosi di Leishmaniosi nel cane

Cosa devi fare nel momento in cui rilevi la presenza di uno dei sintomi indicati? La prima cosa è di rivolgersi subito al tuo veterinario di fiducia e chiedere un controllo.
La Leishmaniosi è un malattia molto difficile da diagnosticare, dato che spesso si manifesta dopo 2-3 mesi dall’infezione, altre volte è asintomatica e in alcuni casi può rimanere latente in un cane anche per diverso tempo.

Comunque sarà possibile verificare la presenza dell’infezione dall’esame delle urine, con una raschiamento della cute soggetta a ulcere, oppure semplicemente con un prelievo del sangue il quale dimostri la presenza del parassita o la formazione di anticorpi.

Cosa fare in caso di infezione da Leishmaniosi: come curarla

La Leishmaniosi non è una malattia da cui un cane può guarire, dato che non esiste una cura che permette di eliminare l’infezione, ma ciò non vuol dire che il tuo animale non abbia possibilità di vivere una vita felice, dato che comunque può essere controllata.

Infatti è importante fare una precisazione nel differenziare il concetto di infezione da quello di malattia. Nel primo caso la puntura dei pappataci infetti, trasferisce il protozoo all’interno del sangue del tuo amico a quattro zampe, con una risposta immunitaria che è rilevabile dalle analisi.

Ma anche se un animale è stato punto, l’infezione potrà anche non generare sintomi e quindi non trasformarsi in malattia con le relative patologie e problematiche al livello fisico. In ambedue le eventualità oggi sono presenti delle cure che si adattano ai diversi sintomi della Leishmaniosi, con combinazioni di farmaci che permettono di ritardare i suoi effetti degenerativi.

L’importanza della prevenzione per la salute del tuo cane

In quanto malattia che comunque limita il benessere del tuo cane, prevenire l’infezione è la forma di protezione più elevata che potrai offrirgli. Ciò è possibile grazie all’impiego di dispositivi antiparassitari da far indossare al cane, sotto forma di collari o di gocce da applicare sul pelo.

Sarà fondamentale farti consigliare dal tuo veterinario in modo da scegliere quelli che prevedono una protezione contro la puntura del flebotomo. Infine potrà essere molto utile impiegare questi prodotti non solo per la stagione estiva, ma offrire al proprio cucciolo o al cane adulto una copertura costante e completa come indicato anche dai foglietti illustrativi.

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